Da Genova A Santiago Di Compostela

Scritto da: franco Pubblicato: Giovedi 01 Novembre 2012 alle ore: 10 e 06

Proposito di un diario del viaggio da Genova a Santiago da aggiornare lungo il cammino, per ora so che partiamo Giovedi 6 settembre alla volta di Carcassonne.

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    Inizio del cammino

Il piano di viaggio prevede: partenza da Genova all'alba arrivo a Carcassonne nel pomeriggio, partenza per Pamplona venerdi mattina arrivo nel pomeriggio a casa di amici che non vediamo da 28 anni.

Lunedi 10 settembre partenza in treno per Leon arrivo nella serata.

Martedi 11 settembre inizio del cammino da Leon a Santiago circa 300 km in 12 tappe? Vedremo.

Giovedi 6 Settembre

Siamo arrivati a Carcassonne nel primo pomeriggio abbiamo alloggiato in un hotel di etap una catena di hotel a prezzo ecoomico che non esiste in Italia.

Non sono riuscito a stabilire la connessione internet  per non so quale problema del mio computer.

Abbiamo visitato Carcassonne una cittadina molto bella che è formata da un centro medievale con castello e chiese tutte un pò ricostruite e da un centro più moderno dove passa il canale del midi.  Una cittadina bella, organizzata, pulita. abbiamo visto come funziona il sistema di chiuse del canale del midi con paratie mobili comandate da un motore che permettono alla barca di scendere o di salire di 5 o sei metri di dislivello.

il canale du midi

Venerdi 7 Settembre

Partenza da Carcassonne verso le 11 dopo aver fatto colazione ed aver visitato il centro moderno ed osservato i battelli sul canal du Midi  arrivo a  Pampolna verso le 6 del pomeriggio abbiamo girato un po prima di trovare la casa di Patxi e Blanca Aurora ma poi siamo arrivati e scendendo dalla macchina abbiamo incontrato Blanca Aurora che era uguale a come ci siamo salutati nell'ottobre del 1984 a Palo Verde in Quel di Sanare estado Lara Venezuela. In casa abbiamo incontrato Patxi e quindi abbiamo annodato i ricordi alle cose vissute in questi anni i loro tre figli i nostri due figli, la situazione comune di Spagna e Italia in questo casino europeo.

La cooperativa di Palo Verde dove attualmente lavorano nella produzione della pasta fresca 12  donne che quando raccontano la loro storia iniziano dicendo che una coppia di Italiani che visse per un tempo dalle loro parti  gli mostrò come fare fare la pasta fresca in casa e come cucinarla con una macchinetta Imperia, che ci eravamo portati dall' Italia. Poi loro avevano costruito un rudimentale apparecchio per impastare e per tagliare la pasta che veniva fatta asciugare appendendola a delle canne in una baracca con le pareti di fango.

E poi la portavano a vendere a Barquisimeto nella feria della Ortaliza che era un sistema originale di commercializzazione dei prodotti agricoli direttamente dal produttore al consumatore.

Attualmente producono pasta in uno stabilimento adeguato con macchinari adeguati comprati in Italia e vendono pasta fresca in tutto il Venezuela.

Sabato 8 Settembre

Al mattino abbiamo visitato il sistema di deposito dell'acqua potabile di Pamplona http://www.mcp.es/agua/agua.htm  qui trovate il link è un esperienza molto interessante.

deposito di mandillorri

Nel pomeriggio siamo andati Io, Dolores, Daniela, Patxi e Blanca Aurora nel centro storico di Pamplona ed abbiamo visto il percorso della corsa dei tori che si svolge il 15 Luglio per la festa di san Firmin http://sanfermin.pamplona.es/  qui trovate il link per avere maggiori informazioni.

monumento alla corsa dei tori

Abbiamo girato per il centro e visitato un ostello per i pellegrini del cammino di santiago e cominciamo ad entrare nello spirito del pellegrinaggio, ora siamo ancora nello spirito del turista.

Domenica 9 Settembre

Oggi siamo andati a Roncisvalle che dista da Pamplona una cinquantina di chilometri abbiamo visto il luogo della battaglia, la chiesa il monastero, siamo arrivati all'inizio del cammino in terra spagnola, poi abbiamo visitato il castello dove è nato san Francesco Saverio che si trova tra la Navarra e l'Aragona http://www.turismo.navarra.es/ita/organice-viaje/recurso.aspx?o=3110  Qui trovate notizie e storia di questo luogo.

Abbiamo fatto il biglietto del treno per Leon Lunedi alle 13 e 15 si parte per Leon inizia il vero inizio del viaggio anche se finora è stato un bel tuffo nella storia della nostra vita passata e futura.

Lunedi 10 Settembre

Siamo usciti dalla casa alle 10 e mezza ed abbiamo attraversato Pamplona, a piedi e con gli zaini in spalla, per raggiungere la stazione da dove siamo partiti alla volta di Leon, in stazione ho visto che se restavamo sul treno alle 22 saremmo arrivati a Santuiago invece ci arriveremo fra 12 giorni se va bene, ma questo è Il Viaggio

Non c'è niente da fare i treni spagnoli sono meglio di quelli italiani, abbiamo percorso più di trecento kilometri con un biglietto di 37 euro con lo sconto del 40% sul biglietto di ritorno se  faremo la stessa tratta. Il treno proveniva da Barcellona ed è arrivato puntuale e ci ha lasciato in perfetto orario, in seconda classe ci anno dato aggratis le cuffiette ed abbiamo visti il film la lady di ferro. Staremo messi meglio con lo spred ma ... poi ci dicono che dobbiamo essere orgogliosi del nostro paese quindi è meglio tacere.

Leon è una bella cittadina ordinata,pulita tranquilla abbiamo faticato un po a trovare l'ostello ma poi ci siamo riusciti, il primo era pieno nel secondo abbiamo trovato una sistemazione in una camera da sei posti per 10 euro a notte per persona.

cattedrale di leon

Questa è la cattedrale di Leon

Martedi 11 Settembre

Primo giorno di cammino, siamo partiti da Leon alle 7 del mattino dopo 6 kilometri siamo usciti dalla città, verso le 9 abbiamo fatto colazione in un bar dopo aver percorso 8,5 km alle 11 abbiamo fatto merenda in un parco di un paewino di tre case oncina di valdoncina, alle 12 abbiamo trovato un bar in un altro piccolo paese ed alle 13,30 siamo arrivati a Villar de Mazarife dove abbiamo trovato sistemazione in un albergue per 5 euro a persona, in una camera a 4 posti, con uso cucina, doccia, internet, e piscina.

chiesa di villar de mazarife con cicogne

Questa è la chiesa di Vilar de Mazarife con annesso nido di cicogne

Domani ci aspetta una tappa di 30 kilometri, da Villa de Mazarife ad Astorga.   

Mercoledi 12 Settembre

Siamo partiti da Villar de Mazarife alle 6 e mezzo del mattino il cielo era pieno di stelle con una luna appena abbozzata dopo 11 kilometri siamo arrivati ad una specie di agriturismo chiamato molino galochas è un vecchio mulino riadattato, abbiamo fatto una colazione abbondante con pochi euro.

molinogalochas

Questa è un immagine del posto.

Poi abbiamo proseguito, sotto il sole a lato di una strada statale molto trafficata, chissà cosa penserà la gente in macchina vedendo una colonna di scemi con lo zaino in spalla arrancare sotto il sole per fare  chilometri che in macchina si fanno in un attimo e a piedi ci vogliono ore.

Quando siamo arrivati, distrutti, ad Astorga abbiamo fatto 31 kilometri in 6 ore e quaranta di camminata totale di cui 3 e 20 di camminata veloce, con le soste abbiamo impiegato 10 ore totali.

Giovedi 13 Settembre

Da Astorga a Rabanal del Camino

Siamo partiti alle 6 e mezza da Astorga era buio ma essendo astorga un paesino di 12 mila abitanti con le luci delle strade era impossibile vedere le stelle dopo un tratto di cammino è stato poissibile vedere l'alba alle nostre spalle, oggi pensavo che quelli che vanno in machhina comunque non possono sentire il profuno della terra, delle piante e dei fiori.

Inizia la salita ai monti di Leon, siamo arrivati a Rabanal del camino alle 12 e mezza dopo 21 chilometri oggi è stata una passeggiata.

Domani il percorso prevede da Rabanal del Camino a Ponferada 31 kilometri passando sopra le montagne.

Venerdi 14 Settembre

Da  Rabanal del Camino a Molinaseca

Siamo partiti da Rabanal, un paesino piccolo di pochissime case alle 6 del mattino in piena notte con le stelle ed una scarsissima luna; appena superate le case del paese ci siamo trovati nel buio più completo, io mi sono accodato ad un pellegrino dal passo svelto che aveva una torcia sulla testa.

Dolores e Daniela avevano una torcia, dopo 6 chilometri siamo arrivati a Focebadon un paese fantasma dal nome altisonante formato da poche case quasi tutte abbandonate, esiste un albergue fin dal medio evo che ora è tornato ad animarsi, stiuamo attraversando le montagne di Leon che sono alte come i nostri appennini.

A Foncebadon abbiamo fatto colazione te e biscotti due euro, poi abbiamo ripreso il cammino e si è alzato il sole che ha cominciato a spandere il suo calore.

Nei monti circostanti abbiamo visto che le luci intermittenti della notte segnalavano decine e decine di pale eoliche che oggi erano quasi tutte ferme.

Verso le 11 abbiamo raggiunto la croce di ferro, un luogo dove i pellegrini depositano pietre ed oggetti ai piedi di una piccola croce di ferro, per significare la volontà di lasciare il peso del proprio peccato.

A mezzogiorno eravamo distrutti per cui invece di raggiungere Ponferrada ci siamo fermati 6 chilometri prima a Molinaseca, oggi abbiamo fatto 26 chilometri in sei ore di cammino effettivo salendo e scendendo dai monti.

Parlando per strada con un ragazzo di Milano devo ricredermi sull'elogio delle ferrovie spèagnole rispetto a quelle italiane, mi ha fatto notare che da Barcellona a La coruña viaggia un solo treno al giorno, mentre in Italia le ferrovie dello stato garantiscono decine di collegamenti al giorno su numerose tratte, quindi il confronto non è possibile, rimane il fatto che la Germania almeno ci frega sempre.

Domani vedremo ma non faremo più di 20 chilometri oggi in alcuni momenti il morale era sotto i piedi doloranti, per cui si pensava di mollare, per ora teniamo duro e proseguiamo. 

Sabato 15 Settembre

Da Molinaseca a Cajabelo

Abbiamo attraversato Ponferrada la città dei Templari dovremmo raggiungere Villafranca del Bierzo ma non prevediamo di riuscirci ci siamo fermati a Cajabelo una piccola cittadina a pochi kilometri.

L' ostello che ci ospita è molto particolare è stato ricavato in un cortile di un santuario, al muro di cinta sono state addossate delle costruzioni in legno e quindi a semicerchio intorno alla chiesa ci sono una quarantina di casette a due o tre posti, una affianco all'altra ed al centro ci sono i bagni e le doccie, sul muro esterno della chiesa i lavandini per lavare la roba.

Domenica 16 Settembre

Da cajabelo a Trobadelo

Oggi avremmo dovuto raggiungere O Cebreiro ma non siamo in grado di farcela, siamo partiti da Cajabelo di buon matino con la luce della luna calante e delle stelle, dopo alcuni chilometri nella localita' di Pieros ci siamo fermati un monento per sistemare lo zaino ed ho controllato il contapassi, poi abbiamo ripreso il cammino la strada e' lunga ogni tanto pesavo di guardaere il contapassi per vedere quanti chilometri avevamo fattto ma cercavo di resistere pensando al piacere che avrei provato se la distanza coperta fosse stata maggiore, alla fine non ho resistito ed ho cercato il contapassi che e' collegato alla cintura ho inutilmete e freneticamente tastato il  mio fianco, il contapassi non c'era, lo avevo perduto per strada tra quel punto e Pieros.

Dolores mi ha deto io non torno indietro arrangiati, dopo un attimo di esitazione ho mollato lo zaino per terra a lato di una vigna in aperta campagna e sono tornato indietro a cercare il contapassi che fino ad ora si e' rivelato molto utile.

Mentre camminavo sui passi gia' faticosamente svolti pensavo  " sei proprio scemo miolli in aperta campagna uno zaino con dentro un computer che vale piu' di 20 euro per cercare un contapassi che vale 30 euro" ma poi pensavo e`troppo utile dove lo trovo un'altro qui in queste campagne? e poi pensa alla parabola del pastore che lascia le 99 pecore per cercare la pecora smarrita? a parte la differenza tra pecore e contapassi le 99 pecore erano al sicuro nell'ovile non sbatute in una strada di campagna.

Con il cuore dilaniato ho camminato fino alla localita´di Pieros dove ho trovato il contapassi sulla panchina dove mi ero fermato prima, lho messo alla cintura e sono tornato indietro pensandio allo zaino, alle pecore e agli ovili sicuri.

Quando sono arrivato nei pressi del vigneto, dopo 2,5 chilometri ho cominciato a temere di non vedere piu' il mio zaino e poi il cuore si e' calmato quando l'ho visto spuntare da un cespuglio, ho pensato mi e`andata bene e nel momento in cui stavo per ringraziare Dio per questa avventura a lieto fine ho visto la croce... Proprio sopra lo zaino c'era un sarmento della vite che si inerpicava su una rete di cinta e qualcuno aveva posto di traverso un rametto tra le maglie della rete, ora nel cammino di Santiago ci sono migliaia di croci sparse un po' dappertuto ma in quella zona per una decina di metri avanti ed indietro c'era solo quel segno ed io nella freta avevo mollato lo zaino senza vedere doe lo posavo e combinazione era proprio soto la croce.

Ho pensato allora lo zaino era davvero al sicuro, no credo facilmente nei segni ma questo per me significa: caro Franco per ora ti e`andata bene la prossima volta cerca di stare piu' attento alle cose che fai.

Concluisione siamo arrivati stanchi morti a Trabadelo dopo aver percorso 23 chilometri ed io ne ho fatti aggratis 5 in piu'.

Lunedi 17 Settembre

Da Trobadelo a O Cebreiro

Avremmo dovuto fare una tappa unica da Villafranca del bierzo a O Cebreiro di 28 km ma non ce l'avremmo mai fatta e in fondo siamo qui per camminare con calma e non per correre anche se vediamo tanti ragazzi che ci sorpassano con passo veloce e coprono distanze maggiori, per cui queta tappa la abbiamo divisa in due e oggi facciamo soltanto 16 km quasi tutti in salita da 600 metri a 1300 metri, quasi tutti in un bel bosco.

Martedi 18 Settembre

Da  O Cebreiro a Tricastela

Mercoledi 19 Settembre

Da Tricastela a Ribadiso

Giovedi 20 settembre

Da Ribadiso a Santa Irene

Venerdi 21 Settembre

Da Santa Irene a Santiago di Compostela

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

   

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    la corsa dei tori per san firmin a Pamplona
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